Raffaele Viviani
a cura di Nunzia Acanfora
E ce ne stanno fatiche...
R. Viviani
a cura di Nunzia Acanfora
E ce ne stanno fatiche...
R. Viviani
Scugnizzo - Via Partenope è un atto unico, scritto e messo in scena per la prima volta nel 1918 (Viviani vi interpretava ben tre ruoli). Il lavoro fu rappresentato successivamente nel 1921 e nel 1924. In questo atto unico dominano due temi che ricorrono spesso nel teatro di Raffaele Viviani: l'emarginazione e la miseria.
La commedia è ambientata nella zona circostante l'Hotel Excelsior. Tra i venti personaggi che vi compaiono emerge la figura dello scugnizzo, uno dei tipi più significativi ed originali del teatro di Viviani, che subisce un vero e proprio processo di trasformazione della categoria nell'opera vivianea.
In questo atto unico lo scugnizzo è povero ed emarginato, ma non si rassegna al suo stato, combatte e procede con forza e coraggio nel suo cammino di protesta sociale.
Per questa sua peculiarità, lo scugnizzo, come tipo, si differenzia dagli altri emarginati del teatro vivianeo, che hanno un ruolo di sudditanza vero e proprio o di profonda infelicità e disperazione.
Lo scugnizzo è un po' il padrone di quella zona della città che i ricchi non frequentano, provoca e prende in giro la signuramma, che partecipa alla festa che si svolge nell'albergo. Ed è agli ospiti dell'Hotel, ai ricchi che è rivolta la protesta dello scugnizzo (Neh, munziù! È ghiuta 'a zoccola int' 'o ragù... Eh, chi tanto e chi niente) e la sua presenza è un'aperta denuncia verso la società che è lì, immobile a non recepire nulla.
L'uso dei termini signoria (che è una storpiatura) e signuramma confermano - come osserva Antonia Lezza - la volontà di Viviani nel manipolare alcuni vocaboli per raggiungere risultati fonetici e semantici del tutto propri.
Inoltre, in questo testo Viviani utilizza una serie di termini legati all'abbigliamento e ciò, naturalmente, per accentuare il contrasto tra la povertà dello scugnizzo ed il lusso dei ricchi signori che partecipano alla festa. Appaiono, così, termini come: sciammeria, vestitiello, rinnacciato, cammisa, cemmeniero, cumetone.