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Leo de Berardinis - La vita

Leo de Berardinis

a cura di Marilena Gentile

 

Il teatro è veramente lo specchio profondo del tempo, dove l'uomo riflette se stesso, non per fermarsi nella fissità della propria forma, ma per scrutarsi, allenarsi, come un danzatore.

L. De Berardinis

Addio a Perla Peragallo signora del teatro italiano

Milano - È scomparsa ieri a Roma, all'età di 64 anni, Perla Peragallo, pezzo unico e importante del nostro teatro, una personalità rara che ha permesso ai tanti che hanno vissuto da spettatori i suoi spettacoli in quella quindicina d'anni in cui apparve sulla scena, che cos'era o che cosa può essere questo tipo di comunicazione o di ricreazione della realtà. Figlia d'arte - il padre, Mario, era maestro della musica dodecafonica - aveva cominciato da Shakespeare, rivelandosi a fianco del giovane Leo De Berardinis in quella Faticosa messinscena dell'Amleto in cui, minuscola col suo viso da clown e una mobilità facciale straordinaria, raccontava davanti a tre schermi, urlando nei microfoni, le vicende di quei personaggi condotti vicini a noi, mentre i protagonisti andavano in cerca dei fondi per rappresentarle.
Lei sarebbe poi passata a una Lady Macbeth che si lavava ostinatamente al bidé, per approdare, dopo un Don Chisciotte in cui lei e Leo si misuravano con Bene-Mancinelli, alla fondazione di un teatro popolare per gli anni '70, a Marigliano, sulle pendici del Vesuvio, con una serie di allestimenti in cui lei e il suo maestro si sarebbero misurati con I paesani alle prese coi materiali canori della sceneggiata, in un confronto impossibile tra due culture: e in quella serie geniale di reinvenzioni espressive avrebbe fatto spicco la negazione assoluta di Sudd, che conquistò Parigi, con un approdo beckettiano in Rusp spers, ovvero "rospi sperduti"; e la lezione conclusiva di Assoli presentava una sorta di "teatro dell'ignoranza". E intanto l'ultimo Carro di Tespi continua il suo viaggio. Con due montaggi dedicati a Dante e a Poe si rientrava allora nei ranghi di una cultura da tramandare.
Perla rifiuta però di prendere altre strade e si ritira nella propria villa vicino a Roma. Lungi però dal desistere promuove, a partire dall'85, una scuola di recitazione molto severa e rigorosa, subito appetita dal meglio dei nostri giovani. Ma tredici anni dopo la scuola chiude e quindi la perdita di conoscenza che colpisce Leo la mobilita a ridargli quel che gli resta della vita. Colpita da un tumore al pancreas non si cura di sé più di tanto. E sarà lui a rimanere solo.

Franco QUADRI, "la Repubblica", 21 agosto 2007.