unisa ITA  unisa ENG


Autori - Raffaele Viviani

Raffaele Viviani

a cura di Nunzia Acanfora


E ce ne stanno fatiche...

R. Viviani

I numeri di Varietà

Raffaele Viviani raggiunse un notevole successo nel teatro di Varietà.
Il suo trionfo, nel mondo del Caffé-concerto, iniziò con l'interpretazione straordinaria della macchietta lo Scugnizzo. Seguirono tantissimi altri numeri e macchiette inventate-create da lui, in cui imitava i tipi della sua città: i venditori ambulanti, gli scugnizzi, i guappi, i pescatori, i nottambuli, gli uomini della malavita, i malati, i pietosi ('O pisciavinolo, 'O cantante 'e pianino, 1907; 'O sapunariello, Nun faie pe' me, 1908; Malavita, Aitano Pagliucchella, 1910).
Questi tipi non sono delle caricature, non si tratta di tipi comici, ma realistici, sono la rappresentazione di un'umanità che, con le sue gioie, sofferenze, vizi, difetti, aspirazioni, delusioni, rappresenta un quadro, decisamente, realistico di Napoli.
I numeri di Viviani erano più di 120 e la grandezza di questo grande autore-attore è da ricercare proprio nella sua capacità di impersonare tipi diversissimi tra loro, nonché di intrecciare, di impastare diversi elementi: il comico e il tragico, l'umoristico ed il sentimentale, la prosa e il canto.
Nell'interpretare più ruoli anche abbastanza diversi tra di loro, Viviani dimostrò le sue ineguagliabili doti di attore: la gestualità, la mimica, l'incedere sulla scena e l'uso davvero singolare della voce.
Soltanto alcuni di questi numeri sono stati pubblicati nell'appendice di testi che segue l'edizione dell'Autobiografia (Dalla vita alle scene), curata dal figlio Vittorio Viviani del 1977; gli altri sono ancora materiale inedito, raccolto nel Quadernetto in cui Viviani trascriveva i suoi numeri di Varietà.