unisa ITA  unisa ENG


La critica - Recensioni studenti

Le recensioni degli studenti di Letteratura Teatrale Italiana a.a. 2014-2015

FRANCESCO MUCCI: Tà-kài-tà. Eduardo per Eduardo, 15 ottobre 2014

Come spesso accade per autori dalla grande fama, la loro arte può essere letta in diverse maniere. Nel caso di Eduardo De Filippo, di cui cade la ricorrenza del trentennale dalla scomparsa proprio quest’anno, appare evidente come si possano trovare in lui almeno due diverse anime o chiavi di lettura nella complessità della sua Opera. Una prima popolare, e ormai divenuta tradizionale, e un’altra nascosta, sofferta, vero e proprio motore della sua poetica. Enzo Moscato con il suo testo Tà-Kài-Tà (Eduardo per Eduardo) vuole analizzare questa dualità, insita nell’autore napoletano, accompagnato in scena da un’attrice che, proprio grazie ad Eduardo e al suo teatro, ha iniziato a muovere i primi passi, consacrandosi poi come una delle più importanti artiste del secondo Novecento: Isa Danieli. Lo spettacolo è andato in scena presso il Teatro di Ateneo dell’Università degli Studi di Salerno mercoledì 15 ottobre 2014 con la regia di Enzo Moscato.
Tà-Kài-Tà è un testo complesso, dalla difficile lettura e analisi. Un’opera che necessita di una doppia o triplice visione. È la dualità che muove tutto il testo e quindi anche la messa in scena, come suggerito dallo stesso titolo che in greco antico significa “questo e quello”, proprio come il titolo del film che Eduardo De Filippo avrebbe dovuto girare con Pasolini, il quale viene citato nel testo. Le due anime di Eduardo, che da copione si chiamano Eduardo 1 e 2, sono uguali ma diverse, portate in scena da due attori diametralmente opposti per stile e spessore. La Danieli, che per certi versi rappresenta l’animo popolare, ha voce ferma e potente e recitazione impeccabile, attenta ai dettagli, derivatagli dalla grande esperienza con lo stesso Eduardo. Moscato è un drammaturgo, un grande intellettuale dalla parola misurata, pensata, più volte sussurrata quasi ossessivamente, rendendo così difficile la comprensione di alcune battute. Enzo Moscato costruisce un testo basato su alcune frasi, tratte dai più celebri lavori di Eduardo, le fa pronunciare, quasi ossessivamente, alternativamente ad Eduardo 1 o ad Eudardo 2, facendo ripetere le battute l’uno dell’altro, come a simboleggiare un loop nel quale lo stesso autore s’è confinato involontariamente, data l’enorme fama. Non c’è una regia di tipo tradizionale, come non è presente un intreccio. È tutto un gioco di patchwork ricamato attorno al male celato, il dolore che muove tutto e che infine viene svelato, lì al centro della scena, nascosto sotto ad un drappo. Eduardo, nel gennaio del 1960, vide morire la propria figlioletta Luisella, all’età di soli 12 anni; un lutto che lo segnerà per sempre e di cui non ha mai voluto parlare pubblicamente, manifestando il suo disappunto anche in modo violento. Un dolore che quindi è stato perennemente presente nella psiche dell’autore, influenzandone la sua arte e le opere. Un dolore di cui, infine, Isa Danieli si veste simbolicamente, indossando il drappo che copriva la teca contente il corpo di Luisella, volendo sottolineare come Eduardo l’abbia assimilato e non soltanto sofferto.
Uno spettacolo complesso per sua stessa natura. Un’operazione ambiziosa. Riuscita? Sì e no. Tà-kài-tà appunto…

Francesco Mucci

Scheda dello spettacolo

Tà-kài-tà (Eduardo per Eduardo)
di Enzo Moscato
con Isa Danieli ed Enzo Moscato
regia Enzo Moscato
scena Tata Barbalato
costumi Giuliana Colzi
luci Donamos
organizzazione Claudio Affinito