Raffaele Viviani
a cura di Nunzia Acanfora
E ce ne stanno fatiche...
R. Viviani
a cura di Nunzia Acanfora
E ce ne stanno fatiche...
R. Viviani
TRATTO DA: Dalla vita alle scene con l'aggiunta di Numeri di Varietà, di Raffaele Viviani, Napoli, Guida editori, 1977, pp. 169-170.
Io mi chiamo Fifì Rino,
sono un tipo molto fino.
Ogni donna m'apre il cuore,
al mio sguardo langue e muore.
Cinquemila innamorate
nel mio libro ho registrate;
poi tutte le ho gonfiate di promesse e falsità
Se passo, le donne
mi corron vicino:
mi chiamano bello,
vezzoso e carino.
Son un de' membri grandi
nell'aristocrazia;
ovunque vo' ho amanti,
che dicono così:
Perché non mi tasteggi?
Consolami un pochin!
Oh Rino di qua!
Oh Rino di là!
Oh Rino di qua e di là!
Sono il re degli eleganti:
caramella tuba e guanti
non mi faccio mai mancare
e perciò mi fo ammirare.
Parlo il greco, il messicano,
molto ben l'americano
e poi stando un poco a Orano mi sò infraciosato ben!
Ho molti cavalli
carrozze, villini
e alcuni casini
possiede mammà...
Son un de' membri grandi, ecc.
Nel giardino ho molti fiori
che mi danno mille odori,
e di questo cor la dea
m'ha donato un'orchidea...
Ma, nel farmi qualche imbroglio,
la mi netta il portafoglio,
e poi tutta pien d'orgoglio s'addormenta sul suo cuor.
Son più che felice
quand'odo: Mio Rino!
in bocca un bacino
su lasciati dar!
Son un de' membri grandi, ecc.