Francesco Silvestri
a cura di Vincenzo Albano
Questo mondo qua, piccerillo mio, tu non lo sai, tu non lo sai ancora, ma è pieno di colori...
F. Silvestri
a cura di Vincenzo Albano
Questo mondo qua, piccerillo mio, tu non lo sai, tu non lo sai ancora, ma è pieno di colori...
F. Silvestri
"…È il perno di tutta la mia poetica. Volevo esprimere ciò che realmente sentivo. Visioni, sogni, desideri. Qui, inoltre, per la prima volta, all'interno di un mio spettacolo c'era palesemente, senza metafore, ma con poetiche, il mio mondo omosessuale. C'erano delle pulsioni omosessuali, già vissute tra l'altro, non negate dal 1980, che volevo raccontare. Fece una ventina di repliche, ma ci dette molte soddisfazioni che ripagarono gli sforzi e i soldi investiti…"
(V. ALBANO, Conversazione con Francesco Silvestri, Maggio-Settembre 2005)
Sono dieci quadri di "teatro di figura", dove per esso si intende un delicato caleidoscopio di immagini e di visioni che trasuda poesia non detta.
Storie che non hanno nulla di definito raccontano di corpi smembrati e senza anima; di arti non più ubbidienti al loro cieco servizio, ma in grado di intraprendere personali iniziative; raccontano di oggetti in grado di soffrire e di vivere in un'altra dimensione la propria esistenza; raccontano di contrapposizioni, di dissociazioni e di trasgressioni, di luci ed ombre della nostra mente, chiamando in causa i nostri fantasmi e le nostre precarie identità; raccontano inoltre di incantesimi e di amori che esibiscono senza falsi pudori un guardarsi dentro con innocenza ed incanto, con verginità e complessità di sguardo. È rivolta alla nostra memoria di sognatori e di soggetti desideranti questa delicata trappola fatta di pupazzi, marionette e colori esaltati dalla lampada Wood, per poi lasciare alla parola un unico momento e cioè quello della celebrazione del grande artista Zazie, che narra della propria sessualità imprigionata in un corpo a lui estraneo, condizione che lo sorprende ormai vecchio a rivalersi sulla morte. Sofferente in vita per questa dissociazione, sia almeno essa a soffrire della stessa pena trovando solo brandelli di corpo.