Enzo Moscato
a cura di Isabella Selmin
Nessuna parola già detta andrebbe abbandonata mai, in teatro.
E. Moscato
a cura di Isabella Selmin
Nessuna parola già detta andrebbe abbandonata mai, in teatro.
E. Moscato
È arrivato a Benevento il 28 agosto scorso e ha debuttato il 30. Per più di dieci giorni, dunque, ha vissuto nella nostra città. A diretto contatto con la gente e con le bellezze artistiche che essa offre. Enzo Moscato, direttore artistico della XXVIII edizione di "Benevento Città Spettacolo" si congederà da Benevento questo pomeriggio, al termine della rituale conferenza stampa che traccia il bilancio della rassegna.Dopo anni che lo hanno visto ospite del festival teatrale, in qualità di attore e regista, quest'anno Moscato è tornato in città da protagonista. E, smessi i panni del direttore artistico, "a tarda sera, dopo gli spettacoli", lo si è visto, in più di una occasione, girare per le vie del centro cittadino in compagnia del suo staff, ma anche di alcuni degli artisti che si sono esibiti. Ha respirato "quell'aria di ritiro mistico che questa città offre", come lui stesso dice. Ma non solo. È diventato, a pieno titolo, un po' beneventano. "È proprio così - afferma con la cortesia che lo contraddistingue - perché io sono una comunissima persona e, come tale, ho vissuto la città". Una città la nostra secondo il direttore artistico "molto bella che, in un primo momento si nasconde a chi la visita. È discreta e, pertanto, merita di essere visitata e ammirata ma, soprattutto di essere riscoperta a livello turistico". Tra le bellezze di Benevento, Enzo Moscato sceglie il chiostro di Santa Sofia dove "in più di una occasione mi sono rifugiato a pensare o, magari, a leggere un libro per una mezz'oretta. Ma sono tanti - prosegue - i bei luoghi della vostra città, tra i quali la villa comunale", che l'artista ha visitato ieri mattina poche ore prima dello spettacolo di chiusura che lo ha visto protagonista in qualità di attore, regista e autore. Bella la città, dunque, ma belli "e cortesi anche i beneventani". Moscato ne ha incontrati tanti per strada, nei momenti di relax, e con ognuno di loro ha avuto modo di scambiare due parole, qualche opinione ed accettare anche dei consigli. "Mi hanno detto bene del festival, a molti di loro è piaciuto ma - svela - c'è stato anche chi ha porto qualche critica che io, ovviamente, ho accolto in maniera costruttiva". Tra le critiche, non è mancata quella inerente il capitolo biglietti e apertura dei botteghini che ha suscitato tante polemiche. "Ma - spiega Moscato - forse non tutti sanno che alle prime di ogni spettacolo teatrale inconvenienti del genere capitano spesso".
Marisa DEL MONACO, "Il Mattino" - Benevento, 10 settembre 2007.