Enzo Moscato
a cura di Isabella Selmin
Nessuna parola già detta andrebbe abbandonata mai, in teatro.
E. Moscato
a cura di Isabella Selmin
Nessuna parola già detta andrebbe abbandonata mai, in teatro.
E. Moscato
Le stupende sale della reggia-museo a Capodimonte; i magnifici dipinti che vi offre, se la percorrete; l'occasione unica di avere, a Napoli, l'ultimo percorso, artistico ed umano, dell'immenso, sconvolgente Caravaggio, sono stati stimoli, per me, troppo impellenti per non spingermi a buttar giù qualche parola, dei pensieri, delle immagini al riguardo, e far venir fuori , così, una sorta di piccolo oratorio laico, a due/tre voci, che celebrasse, icasticamente, da teatrante, l'intensa emozione che ne ho ricevuto, e che ho chiamato, subito, per istinto, Sangue e Bellezza.
La cui mise en espace è, al contempo, la morente/estrema parola del pittore maledetto, sorpreso ferito e in agonia, mentre è in fuga dalla rissosa-babelica Napoli dell'epoca, sulla spiaggia di Porto Ercole, e lo sguardo pietoso, il poetico commento, la perturbata ammirazione, per lui e la sua deflagrante/innovativa arte, che noi contemporanei - veramente nani sulle spalle di simile gigante! - siamo portati umilmente a fare.
(Note dell'Autore)